Quattro chiacchere con l’Antartide. Il Liceo Argan in videoconferenza con la base Concordia.
Nell’ambito delle attività di ampliamento e potenziamento del Piano dell’Offerta Formativa, le classi prime del primo biennio della Sede di piazza dei Decemviri, hanno avuto l’opportunità di un collegamento “molto frizzante”, vista la temperatura pomeridiana di circa -50°C della semestrale notte Antartica, con l’Ingegnere Marco Buttu alla sua terza missione presso la Base Antartica italo-francese “Concordia” per conto dell’ENEA. A completare l’esperienza polare gli studenti hanno potuto seguire in presenza anche le spiegazioni dell’Ingegnere Alberto Delladio dell’ INGV-ENEA di Roma che ha contribuito a predisporre numerose strumentazioni presso la Base, nel corso di sei missioni negli ultimi anni (12 in totale presso le diverse basi internazionali) .
Grande la curiosità dei ragazzi e delle ragazze nello scoprire la Base, grazie ad un “tour” proposto da Buttu che ha mostrato gli ambienti interni delle due “torri affiancate”, una in cui sono presenti gli ambienti e i laboratori di lavoro e ricerca ed una per la vita quotidiana degli ospiti: 13 nella stagione invernale e circa 60/70 in estate. L’ingegner Buttu ha risposto alle moltissime domande degli studenti sugli esperimenti scientifici di sismologia, sul clima, sulla dieta quotidiana e su come si affronta psicologicamente l’isolamento totale per sei mesi durante l’inverno antartico, rivelando anche il desiderio ed il bisogno degli ospiti della Base di ambienti più vivaci e colorati per contrastare il lucore dell’ambiente (un suggerimento per i nostri studenti di Architettura e Design). Una curiosità: durante il collegamento l’Ing Buttu ha aperto il portellone della Concordia uscendo a circa -50 °C (windchill) e ha mostrato la nevicata in atto, avvenimento meno frequente di quanto invece si potrebbe ritenere!
Un ringraziamento alle docenti Vilma Sabbatini, Eleonora Sorrentino e Tommaso Del Lungo e all’assistente tecnico Domanico Colletti, che hanno organizzato e gestito l’evento.
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“La stazione Concordia si trova sopra 3000 metri di ghiaccio e neve, nell'Altopiano Antartico, il luogo più estremo al mondo: 100 giorni di fila senza sole, temperatura che scende sotto i -80°C, carenza di ossigeno, aria secca, nessuna forma di vita. Durante il periodo invernale, che va da febbraio a novembre, la stazione è irraggiungibile: non possiamo ricevere alcun soccorso. Ci occupiamo di ricerca scientifica e siamo le persone più isolate del pianeta, insieme ai 13 russi della base di Vostok, ancor più isolati degli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Le nostre condizioni di vita e ambientali sono analoghe a quelle di una missione interplanetaria di lunga durata, motivo per cui l'Agenzia Spaziale Europea sponsorizza vari progetti di ricerca, monitorandoci per comprendere come il corpo umano si adatti a un ambiente simile a quello extraterrestre”
Photo Credits: Marco Buttu - Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) - Institut polaire
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di Vilma Sabbatini
Prof. ssa